Sulla tomba di Carlo Emilio Gadda

Una passeggiata al cimitero è stata tra le esperienze culturali da ricordare di questa estate. Io e Marco siamo andati in cerca di una chitarra a Roma giovedì scorso e prima di tuffarci nel negozio siamo andati a questo cimitero di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai visto, il Cimitero degli stranieri o Cimitero Acattolico di Roma. Del resto c’era un po’ di tempo in avanzo prima dell’apertura pomeridiana del negozio (e a me sembra sempre che finché il tempo c’è vada usato tutto).
Il mio fervido amico Massimo ci ha accompagnato con la  moglie paziente e ci ha spiegato la storia di quel luogo e le vite di defunti celebri e sconosciuti. All’inizio lo abbiamo seguito nella pace del settore  più antico, una radura di prato sotto i pini, sentieri tra le lapidi irregolari, l’area più aperta di tutto il complesso privato che è formato da un terreno di due ettari recintato dalle mura aureliane. La piramide Cestia incastonata nelle mura spicca in prospettiva, rispetta con discrezione la solennità dei pini che le sono cresciuti intorno e l’hanno vista diventare anticattolica suo malgrado. Continua a leggere