Pensierino alla maestra

Oggi, a esequie già avvenute, ricevo la notizia: la mia maestra è morta. Aveva 94 anni. L’avevo sentita per telefono qualche mese fa, l’avevo incontrata qualche anno fa al centro e le avevo raccontato che lavoro faccio. Mi ha offerto un suo giudizio generoso e l’incoraggiamento positivo di sempre, di forte carica morale.
La ricordo come una delle figure chiave della mia formazione. Paziente, attenta, sapeva aspettare i tempi di ognuno. La prima frase che ha scritto in classe alla scuola elementare Aristide Gabelli di Perugia era “in autunno cadono le foglie”. La bella calligrafia ci guidava alla lavagna e la voce tremolante mi sembrava già allora carica di anni. Dolcissima ma capace di estrema fermezza, parlava sempre lentamente. Era molto autorevole. Ricordo che per insegnarci l’importanza della punteggiatura ci raccontava di un tale che era finito in prigione e che per un errore di punteggiatura veniva liberato. “Grazia impossibile, trattenerlo in prigione” era diventato “Grazia, impossibile trattenerlo in prigione”. Lo uso anche io con i miei studenti e anche a loro piace molto. Continua a leggere