Ieri ho assistito a una presentazione dei candidati sindaci perugini. Era un incontro organizzato dal circolo Giorgio La Pira di cui è presidente una suora che alla fine ha benedetto tutti, credenti e non.
Nel merito dei contenuti della serata non voglio entrare, se ne troverà conto in altri spazi. La mia brevissima riflessione è invece questa. Un momento di discussione pubblica ha bisogno di essere ospitato dal Coni, un enorme e ben attrezzato edificio con sala conferenze, forse l’unica moderna struttura perugina di questo tipo, con sedie imbottite, attrezzatura multimediale adeguata, ampio parcheggio ben raggiungibile. E’ uno spazio che in effetti, trovandosi di fronte a casa mia, vedo spesso usato per riunioni di vario genere non solo sportivo e dove sono stata anche più volte a seguire un corso di aggiornamento per docenti. Quindi i candidati presentati alla cittadinanza erano ospitati da un circolo religioso e in una struttura sportiva (vedi storia del luogo qui).
Mi chiedo: ma dove sono le associazioni laiche e gli spazi laici di aggregazione e per incontri pubblici? Mi piacerebbe che il comune offrisse ai cittadini degli spazi dove incontrarsi e discutere, studiare, approfondire, forse anche meditare. Immaginerei anche spazi di co-housing nelle scuole (che essendo di pertinenza del comune potrebbero essere potenziate e meglio attrezzate ad hoc) e nelle biblioteche, spazi pluralisti, aconfessionali, non vincolati al commercio delle società sportive.
Il tutto senza togliere che ringrazio comunque chi ci ospita in mancanza d’altro.
(intervento extracalendario)