San Francesco ai tempi del fascismo

In coincidenza con le festività francescane sono a divulgare per il nostro piccolo gruppo qualche nota e citazione da un testo che ho comprato in un mercatino antiquario: L’Italia Francescana. Nel settimo centenario della morte di S. Francesco, Tipografia Porziuncola, Santa Maria Degli Angeli 1927. Ho letto con grande interesse questo libro e mi riservavo di studiare più approfonditamente la lettura di Francesco fatta dalla retorica fascista. Prima o poi spero che lo farò.

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Totalitarismo e realtà a tendenza totalitaria: L’approccio estensivo di Delestre e Lévy.

Recensione al saggio sociologico di
A. Delestre, C. Levy, Penser les totalitarismes, éditions de l’Aube 2010

Che cosa hanno in comune la mafia e lo stalinismo, L’Opus Dei e il nazismo?
Secondo Antoine Delestre e Clara Levy si tratta di tutti fenomeni totalitari, se si applica la categoria del totalitarismo nel suo dominio estensivo, benché il termine sia già di per sé ambiguo e abusato. I due studiosi, seguono Annah Arendt che già agli inizi degli anni Cinquanta indica analogie nei meccaismi di affermazione e mantenimento del potere tra i grandi regimi di destra e di sinistra.

I due studiosi non si fermano qui. Si spingono oltre fino a tracciare una linea immaginaria come un filo conduttore, su cui è possibile iscrivere, in crescendo, fatti diversi tutti riconducibili alla matrice comune totalitaria seppure differenziati in ordine di gravità, intensità, scala sociale di coinvolgimento. Si riconosce che differenze (qualitative e quantitative essenziali) separano il totalitarismo nazista o staliniano e quello di un gruppuscolo terrorista politico o religioso di oggi . Si suppone però si tratti di variazioni su uno stesso registro. Il libro esamina i processi affettivi, organizzativi, contestuali, sociologici, certi parametri (che non necessariamente sono mobilitati tutti allo stesso tempo) che intervenendo nell ‘ elaborazione del fatto totalitario, appaiono, malgrado varianti importanti, identici o molto prossimi (p. 35 traduzione dr). Troviamo così messe in relazione tra loro realtà che sembrano ancora lontane dal limite estremo dello stato totalitario e dai campi di concentramento, ma che condividono analoghi meccanismi di funzionamento sociale affidati a violenza, disprezzo dei diritti umani e della libertà di coscienza.

Lungo un simile continuum , troviamo così le bande criminali, la mafia, la famiglia autoritaria, i gruppi pseudo o parareligiosi come Scientology, o per l’area cristiana, l’Opus Dei, alcune comunità incentrate sui propri pastori e i Legionari di Cristo.

Quali sono dunque, anche se non sempre tutti presenti i marcatori dei fatti totalitari, sia che si tratti di organizzazioni private che di regimi ? Continua a leggere