Per saperne di più sui pezzi da otto

Pochissime monete circolavano in Europa finché la scoperta in America Latina di giacimenti d’oro, e soprattuto di argento, portò in Spagna una invasione di tonnellate di metallo prezioso, in parte arrivato in pani, in parte trafugato e sbarcato di contrabbando, in parte coniato in monete. Il taglio più grosso era proprio il famoso pezzo da otto unità di misura (il real), chiamato appunto ‘real de a ocho’. Pesava tra 27 e 27,5 grammi, e la lega di cui era fatto conteneva circa 25 grammi di argento fine. Diametro: 40 mm, spessore: 3 mm. Molto difficile per gli storici stabilirne il potere di acquisto (che comunque era alto) e conoscere molti degli aspetti della ‘favolosa storia’ di questa moneta. Continua a leggere

“Pezzi da otto!”

Esatto: “Pezzi da otto!” e non semplicemente pezzi da otto. Il pezzo da otto era una moneta spagnola, che ebbe grande diffusione in varie parti del mondo (Americhe, Europa, Estremo Oriente) a partire dal sedicesimo secolo, fino all’800. Poiché i pezzi da otto venivano prodotti in America Latina e trasportati per nave in Europa, erano piuttosto ambiti dai pirati… Quale migliore titolo per il nostro blog?

Ma allora perché le virgolette e il punto esclamativo? Perché “Pezzi da otto!” era il grido del pappagallo appollaiato sulla spalla di Long John Silver, il mitico pirata dell’Isola del Tesoro di Stevenson. E allora ecco il titolo, che per ora è stato stabilito all’unanimità da tutti i (tre) soci del blog, riunitisi per prendere questa decisione sulla spiaggia dell’Isola Polvese (al lago Trasimeno, per chi non lo sapesse), e poi sul battello che li riportava a San Feliciano.

E poi il pezzo da otto (la moneta) era fatta d’argento quasi puro e conteneva circa 25 grammi di quel metallo. Quale migliore metafora per la ricchezza della cultura che ci proponiamo di trasmettere? E, cosa curiosa, ogni moneta poteva (con martello e scalpello) essere divisa in quattro, o addirittura otto pezzi, per fare qualcosa che corrisponde ai nostri “spiccioli”. E anche la cultura che ci proponiamo di diffondere… OK, mi sto arrampicando sugli specchi. Il fatto è che “Pezzi da otto!” suona bene, e questo ci basta, almeno per ora.

Ma naturalmente il titolo, come tutto il resto in questo blog, è provvisorio, e così deve restare. Quando la repubblica democratica dei soci lo deciderà, cambieremo anche questo, e anche qualsiasi altra cosa.

A proposito: se non sei ancora iscritto a questo blog, non dimenticare di leggere la pagina ‘Perché ancora un blog’. Trovi il link sotto la foto del mare (oppure clicca qui).

Ciao a tutti

Marco